Questo concerto, del quale potete vedere un estratto, è un concerto al quale sono particolarmente affezionato. È stato eseguito il 1° marzo 2008 nella Cattedrale N.S Assunta di Savona come benvenuto al nuovo Vescovo di Savona Monsignor Vittorio Lupi. In programma, oltre alla celebre Messa per l’incoronazione di W.A Mozart, c’era un inedito: la Sequenza per lo Spirito Santo per coro soli e orchestra di Giovanni Lorenzo Mariani (1722 -1793), allievo di Padre Martini, che operò per un quarantennio a Savona, dove fu direttore della cappella musicale “Bartolomeo Della Rovere”.
La trascrizione della partitura originale di questo lavoro di Mariani ha richiesto un lungo lavoro di studio e approfondimento per una serie di problemi: innanzitutto, la partitura in alcune parti risultava illeggibile sia per via di cancellazioni e correzioni, probabilmente dello stesso Mariani, sia per un forte deterioramento del supporto cartaceo. Inoltre, le parti staccate erano spesso in contraddizione con la partitura, sebbene si siano comunque rivelate essenziali per la decifrazione delle parti illeggibili della stessa. Fortunatamente sono riuscito a ricostruire l’intero lavoro con il materiale messo a disposizione dall’Archivio storico Diocesano, senza dover integrare il materiale musicale con parti create ex novo.
È stato emozionante pensare di far riecheggiare note mai sentite in epoca moderna. È stato un onore poter far ascoltare un lavoro di grande qualità musicale che appartiene al nostro bagaglio culturale. Il desiderio di far riemergere un tesoro fu la spinta che, fin dall’inizio, mi fece andare avanti nel lungo lavoro di trascrizione, concertazione e direzione del concerto. Questo fin da quando, visitando l’Archivio Storico Diocesano, ebbi fra le mani quasi per caso questa partitura per la prima volta. Ricordo che mi accorsi subito dell’importanza e della bellezza di quelle pagine musicali e non posso dimenticare quel momento.
Questo concerto, eseguito magistralmente dai professori d’orchestra, dai solisti e dai cori impegnati nell’esecuzione, é stata un’occasione magnifica per restituire alla città ed al nuovo Vescovo, a cui il concerto era stato dedicato, una breve opera di grande bellezza che testimoniava come Savona fosse depositaria di tesori in parte dimenticati. Oltre a ciò si è trattata di un’interessante ed emozionante opportunità per potere riascoltare e far rivivere una composizione, in prima esecuzione moderna, nella chiesa dove, con ogni probabilità, fu ascoltata la prima volta.
Il pubblico numerosissimo ha reagito all’ascolto con stupore, ammirazione e lunghissimi applausi per la grande cantabilità, bellezza e modernità del brano di Mariani. Per tutti questi motivi è stato un evento per me indimenticabile. In particolare desidero ringraziare Don Leonardo Botta, allora responsabile dell’Archivio Storico Diocesano, che mi ha permesso di lavorare alla partitura. Riporto la lettera che Don Leonardo Botta scrisse a proposito del lavoro di recupero e presentazione della partitura.
Lettera di Don Leonardo Botta:
Non è occasione quotidiana quella di presentare pubblicazioni di ricerche e lavori di studiosi su argomenti di vita locale. Per me è la prima volta ed ora lo faccio con particolare compiacimento, perché si tratta di una ricerca su documenti dell’Archivio Storico Diocesano. Si rinnova in me l’ammirazione per monsignor Lorenzo Vivaldo e Don Maria Scarrone, che hanno lavorato nell’archivio non solamente per custodire le carte strettamente legate alla vita giuridica ed amministrativa della diocesi, ma anche accogliendo molte altre documentazioni e testimonianze sulla vita diocesana.
Liturgia, culto sacro, musica e canto: ecco un momento importante della vita diocesana, della vita delle molte comunità parrocchiali, delle compagnie e confraternite. Da sempre la comunità cristiana ha offerto a Dio la preghiera accompagnata dalla musica. La città di Savona ha arricchito con la cantoria Della Rovere dal 1529 in avanti la sua attenzione al canto sacro. Ne sono testimonianza importante molti documenti in parte già studiati.
Il maestro Maurizio Fiaschi viene ad arricchire la conoscenza di questo settore con lo studio di uno dei lavori di Lorenzo Mariani, direttore del Coro della Rovere.